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5 consigli per scattare fotografie in bianco e nero

La fotografia in Bianco e Nero rappresenta l’aspetto più interessante e ispirante di quest’arte che sia essa hobby o passione. E’ rude e raffinata, naturale e inusuale, misteriosa e chiara, emozionale e impassibile, semplice e complessa, bianca e nera. La fotografia è nata monocromatica, ma ciò che un tempo era un limite tecnologico oggi rappresenta qualcosa di molto più profondo.

Quando scattiamo in bianco e nero, le nostre fotografie non possono contare su di un elemento fondamentale dal punto di vista visivo ed emozionale, il colore, quindi deve necessariamente chiedere aiuto ad altri elementi di natura compositiva. Ecco alcuni consigli per ottenere il massimo dalla fotografia in bianco e nero.

LA PRATICA E’ LA CHIAVE

Dark Architecture Un fotografo professionista del bianco e nero riesce facilmente ad osservare il mondo senza colori. E’ fondamentalmente abituato a cogliere i contrasti e i toni senza la distrazione delle variazioni cromatiche.

Naturalmente si tratta di un’abilità che non è possibile acquisire da un giorno all’altro, ma è qualcosa che si apprende in modo naturale col passare del tempo fino ad acquisire quella che potremmo definira la “visione monocromatica” della scena.
Il primo fondamentale passo è quello di esercitare il nostro cervello a questo modo di vedere, e quale modo migliore di farlo se non attraverso la pratica? Scattate fotografie in bianco e nero per un mese e vi renderete conto di come migliorerete la vostra capacità di composizione delle immagini.


CONCENTRATEVI SUL CONTRASTO

(foto di David James Williams)

La fotografia in bianco e nero, è composta di bianco, nero e tutte le sfumature di grigio intermedie.
L’occhio umano è una macchina creata per percepire due elementi dal mondo sensibile: l’intensità della luce e il colore. Se rimuoviamo il colore, la nostra sensibilità alla luce aumenta (così come un cieco sviluppa gli altri sensi in modo formidabile).
Riusciamo a percepire con più attenzione le aree di contrasto e miglioriamo la comprensione delle differenze fra gli elementi dell’inquadratura.

Utilizzare il contrasto è quindi fondamentale per concentrare l’attenzione dell’osservatore sugli elementi compositivi e per evidenziare o nascondere aree più o meno rilevanti della nostra inquadratura. Inoltre la fotografia digitale ha il vantaggio (per alcuni svantaggio) di poter essere ritoccata con software come Photoshop, che con i sui strumenti quali “livelli” “curve” e fusioni di livello ci permette di ottenere diversi risultati dalle nostre fotografie, permettendoci di lavorare anche su porzioni dell’immagine senza intaccare il resto.

CONCENTRATEVI SULLE TEXTURE

(foto di Alvaro Herreras)

La texture si presenta come una successione pressocchè irregolare di motivi di luce ed ombre ed si evidenzia particolarmente nella fotografia in bianco e nero, dal momento che il colore aggiunge un livello di complessità all’immagine e ne maschera i dettagli. Cercate aree che presentano interessanti texture, forme geometriche ripetute ed esaminatene il loro contrasto alternato.

Le scelte che effettuate poi in post-produzione (sul vostro pc) possono fare la differenza nella resa finale dell’immagine. Durante la conversione in bianco e nero (se avete scattato la fotografia utilizzando il colore – vedi punto successico) potete facilmente ottenere delle texture da superfici che apparentemente sembrano piane. Aprite l’immagine in Photoshop e analizzatene i canali (RGB – nella palette Canali accanto a quella dei livelli) cliccando su ognuno. Noterete che la superficie si presenterà con motivi diversi a seconda della vostra scelta. Utilizzate strumenti come il “miscelatore canale” o la nuova funzione bianco e nero di Photoshop CS3 per ottimizzare l’output.

CATTURATE LE IMMAGINI A COLORI

(foto di whoops vision)

Questo è un consiglio prettamente mirato ai fotografi che utilizzano il digitale… Anche se le vostra fotocamera vi permette di scattare foto in bianco e nero, NON UTILIZZATE QUESTA FUNZIONE! Le fotocamere digitali hanno al loro interno un processore e un algoritmo di conversione in bianco e nero standard e che non da risultati d’effetto come quando utilizziamo dei software di fotoritocco, che offrono una maggiore flessibilità sul risultato finale.

Eccezione: Potete utilizzare la funzione di bianco e nero della fotocamera per avere un’anteprima di come sarà la scena una volta fotografata in modalità monocromatica; servirà a capire quale scena si presta maggiormente ad essere ripresa in bianco e nero. Una volta identificata, tornate alla modalità a colori e scattate la vostra fotografia!

UTILIZZATE FILTRI COLORATI

(foto di Wappy Al)

I grandi fotografi tradizionali hanno sempre utilizzato dei filtri colorati per variare il modi in cui i toni venivano catturati sulla pellicola, anche in bianco e nero.
Se non disponiamo di questi filtri, allora il Photoshop ci può essere sempre di aiuto: se utilizzate il Photoshop CS3 allora potete affidarvi alla funzione di bianco e nero che ho menzionato poc’anzi, se invece utilizzate il CS2, potete migliorare le vostre foto in bianco e nero sfruttando una tecnica che porta il nome di “Metodo Russell Brown” (dal nome del suo inventore e sulla base della quale è stata progettata la funzione bianco e nero del CS3)


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